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REDDING A TUTTO CAMPO: "Ho ancora fame di vittorie. Ecco perché sono in pista… entro la fine del 2022 ci servono dei podi"

Friday, 15 July 2022 09:46 GMT

Dopo il passaggio a BMW per la stagione 2022 Scott Redding parla degli obiettivi a lungo termine del progetto della Casa tedesca, dell’annata ad alti e bassi vissuta finora e di quelli che sono i punti di forza e debolezza della M1000RR

Il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike torna in azione a Donington Park per il Round Prosecco DOC di Gran Bretagna in cui i piloti di casa puntano a conquistare risultati importanti sul leggendario circuito di Donington. Tra loro troviamo Scott Redding (BMW Motorrad WorldSBK Team) che ha parlato di dove gli piacerebbe vedere il progetto BMW entro la fine della stagione, delle sue aspirazioni a lungo termine con la Casa tedesca e delle forze e delle debolezze della BMW M1000RR.

 

UNA LENTA PROGRESSIONE: “Mi aspettavo risultati migliori in meno tempo”

Redding ha esordito con BMW in occasione del Round di Aragon dove ha raccolto soltanto un 15° posto. Ad Assen ha centrato la sua prima top ten e poi la sua prima top five con BMW e da quel momento lotta costantemente per la top ten. In merito ai risultati conquistati in questo inizio di stagione Redding ha ammesso che si aspettava di più e prima e ha parlato anche di quel difficile inizio ad Aragon.

“Entrando a far parte del progetto BMW mi aspettavo risultati migliori e prima. Ad Aragon non siamo stati dove invece dovremmo essere. Però da Assen in poi ci troviamo dove mi aspettavo ci saremmo trovati. L’ho detto prima della stagione, dobbiamo essere tra i primi sei. Ci siamo vicini. È lì che dobbiamo trovarci ma ora dobbiamo fare dei passi avanti. Per me si tratta di fare dei progressi. Quando ho deciso di accettare questo progetto sapevo che non avrei guidato una moto che fosse un pacchetto vincente ma che ha il potenziale e quindi serve del tempo ed è necessario avere pazienza, fare correttamente il mio lavoro, lavorare bene con il team e continuare a vedere quel passo avanti. Anche se si tratta di piccoli step, andando avanti va bene”.

 

GLI OBIETTIVI: punta alla gloria nel Campionato del Mondo

Dopo essere arrivato secondo in Campionato nel 2020 e terzo nel 2021 Redding ha parlato anche dei suoi obiettivi a breve e lungo termine con BMW, ovvero punta a diventare campione del mondo. Per questa stagione Redding vuole essere una presenza costante tra i primi sei e lottare per il podio e nel frattempo insieme a BMW e al team cerca di sviluppare il progetto per vincere gare e Campionati.

“Come ho detto prima della stagione, per questo 2022 il mio obiettivo è essere tra i primi sei per poi iniziare e portare a casa una top four e in seguito i podi. Penso che entro la fine della stagione dobbiamo conquistare dei podi. Mi aspetto di arrivarci insieme al pacchetto; quest’anno dobbiamo fare uno step. Ci sono tre piloti più veloci di tutti gli altri. Quando arrivi quarto c’è un gap. Dobbiamo migliorare la moto in alcuni aspetti e poi arrivare al punto in cui potremo iniziare ad avvicinarci. L’obiettivo che voglio centrare con questo pacchetto è vincere il titolo mondiale. Questo è il motivo per cui siamo venuti qui ma si tratta di un processo lungo. Prima devi salire sul podio, poi devi vincere ed essere costante”.

 

SVILUPPARE LA MOTO: non avere l’esperienza su cui fare affidamento…

L’inizio di stagione di BMW è stato complicato considerando l’infortunio subito dal compagno di box di Redding, ovvero Michael van der Mark, nel corso di un allenamento. L’olandese non ha preso parte al Round di Aragon, è tornato in azione sulla pista di casa ad Assen prima di infortunarsi di nuovo alla stessa gamba nel corso della FP1 all’Estoril. Nel BMW Motorrad WorldSBK Team, van der Mark è colui che ha la maggior esperienza in termini di conoscenza della M1000RR. A Redding dunque è toccato anche sviluppare la moto con un’esperienza però limitata rispetto a quella del suo compagno di squadra.

Quale l’impatto dell’assenza di van der Mark sullo sviluppo? Redding ha detto: “Purtroppo quest’anno van der Mark ha riportato due grossi infortuni che lo hanno tenuto fuori per tante settimane e anche lo sviluppo del progetto ne ha risentito. Io riesco ancora a sviluppare il progetto. Mi ci è voluto un po’ più di tempo per capire. Il team ha creduto in quello che devo dire e che ho da offrire, quindi non si è rallentato molto anche se magari ci ha fatto pensare 'quello che dice Scott è giusto o ha bisogno di più tempo?' van der Mark dopo un anno su questa moto ha maggiori certezze. Ma questa è la situazione in cui ci troviamo, dobbiamo lavorare con ciò che abbiamo e speriamo che torni presto”.

 

UNA SFIDA DIVERSA: il podio “ancora lontano”

Prima di passare a BMW, Redding in due anni con Ducati ha portato a casa 37 podi su 61 gare disputate e ha anche detto la sua sulla differenza che esiste dal passare da un pacchetto vincente a uno ancora in fase di sviluppo ma che guarda avanti. Ha anche parlato delle sfide che gli si sono presentate dopo un difficile Round di Aragon e di come le ha affrontate e superate.

Redding ha spiegato: “Passare dal lottare per vincere le gare e il Campionato a ora, il podio è ancora molto lontano. Per me all’inizio è stata tosta dato che corro per vincere. Questo è il motivo per cui sono qui e corro in moto. Al momento non ho quella opportunità. Per me è piuttosto difficile ma devo sempre pensare a lungo termine e ai progressi e tenere tutto questo in mente. Serve restare calmi. Serve tempo anche se a volte all’inizio sono stato impaziente ed ecco perché ad Aragon è stata così dura. L’anno scorso ho vinto gare e ora sono qui. Sono andato a casa e ho detto ‘ok, hai accettato questo progetto guardando a lungo termine. In futuro vorrai essere lì. Devi compiere questi step e riuscire a calmarti'. Al momento posso accettarlo. Ho ancora fame di vittorie. Ecco perché corro ma devo pensare alla fine della stagione o all’anno prossimo quando vedremo i frutti. Al momento devo avere pazienza”.

 

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